La sezione Avis di Susegana nasce ufficialmente nel Giugno del 1974 per volontà di un gruppo di donatori provenienti da altre sezioni quali Conegliano, Pieve di Soligo e Montebelluna. Erano in tutto 34. Il primo documento ufficiale di richiesta di costituzione della sezione, alla segreteria dell'AVIS Provinciale, risale al 7 Novembre del 1973 e la comunicazione alla sezione di Conegliano è datata 9 Novembre 1973. Come tutte le neonate associazioni, anche questa aveva bisogno di aiuti che arrivarono prontamente dal Comune di Susegana, dal Consiglio dell'Avis di Montebelluna e dal Consiglio Provinciale. Dal punto di vista trasfusionale la sezione ottenne sempre l'appoggio dell'allora primario Dott. Artemisio Gavioli.
Quella che segue è la prima comunicazione ufficiale di costituzione della Comunale A.V.I.S. Susegana
Al Signor Presidente
dell'AVIS di CONEGLIANO
Gen. Aloi Raffaele
Susegana, lì 9 Novembre 1973
Faccio seguito all'incontro di lunedì 22 Ottobre 1973 per comunicarle che in data 7 Novembre 1973 ho inviato alla sede Provinciale la richiesta di costituzione dell'A.V.I.S. Comunale di Susegana, sottoscritta da n° 34 donatori attualmente appartenenti alle A.V.I.S. Comunali di Montebelluna - Conegliano - Pieve di Soligo. Come già confermato a Lei, e a qualche suo diretto collaboratore, è mia ferma intenzione instaurare fin d'ora cordiali rapporti di collaborazione, sia versa la vicina A.V.I.S. di Conegliano, che verso tutte quelle della Provincia, nel rispetto di quella reciproca stima e fraternità che deve distinguere, a mio parere, dirigenti e donatori dell'A.V.I.S. Con questi sentimenti, auspico la piena comunione di intenti fra i due organismi, che tornerà ad esclusivo beneficio dei malati dell'Ospedale di Conegliano. Si ravvisa l'opportunità, - non appena il Consiglio Provinciale autorizzerà la costituzione dell' A.V.I.S. in Susegana, autorizzazione che comunque non potrà essere negata perché statutariamente concessa - di definire un preciso accordo per l'afflusso dei donatori al centro trasfusionale di Conegliano, che, a mio avviso potrà avvenire nei termini attualmente in atto con le A.V.I.S. viciniori: S.Fior - S.Vendemiano, ecc., anche per quanto riguarda la parte economica e di ristoro dei donatori stessi. Riconfermo inoltre che gli avisini di Susegana di norma confluiranno a Conegliano. Donazioni potranno essere avviate al centro della Provinciale, solo nel caso in cui il centro di Conegliano non dovesse far uso di donatori per motivi vari: gruppi non usati, eccedenze ecc. E' comunque evidente che qualora il centro di Conegliano assorba tutta la disponibilità, i donatori di Susegana saranno a completa disposizione del nostro ospedale. Egregio Presidente, con questi impegni e con questi intendimenti, mi avvio ad organizzare a Susegana un'A.V.I.S. Comunale. Sento comunque l'impellente necessità di instaurare fin d'ora fra Conegliano e Susegana un rapporto fraterno anche sul piano personale, sentimenti che debbono prescindere dalle nostre persone, e che ci devono unire poichè comuni sono gli scopi e gli ideali che distinguono la nostra Associazione. La fermezza con cui mi sono volontariamente e personalmente assunto il compito e la responsabilità di organizzare anche a Susegana un'A.V.I.S. Comunale, non deve essere fraintesa, ma bensì deve esserle data la stessa valutazione che si dà a un qualsiasi altro organizzatore avisino. In altri termini, non sto conducendo una particolare guerra personale, ma invece un'opera verso la quale da anni ho preso precisi impegni morali, che sono quelli di rendermi utile alla società. Sento infine il dovere, anche quale responsabile provinciale, di porgere a Lei e ai suoi collaboratori i sentimenti della mia ammirazione per il proficuo lavoro che l'A.V.I.S. di Conegliano ha saputo svolgere nell'intera Susegana, che evidentemente mi facilita il compito organizzativo. Concludo, Egregio Presidente, porgendole la mano - ed assieme a Lei a tutti i suoi collaboratori - augurandomi che questo clima di fraterna amicizia ci possa unire e porti avanti proficuamente il nostro lavoro.
La saluto cordialmente.
Bottene Giuseppe